Lo scorso 28 dicembre l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito il Provvedimento protocollo n. 305134 con il quale ha approvato il nuovo modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali.

Il nuovo modello che recepisce le ultime disposizioni in materia di agevolazione per l’acquisto della prima casa e di immobili inagibili a causa di eventi sismici recate dal D.L. n. 91/2017 e che va a sostituire il precedente modello approvato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 15 giugno 2017 con riferimento alle successioni aperte a decorrere dal 3 ottobre 2006, sarà utilizzabile dal 15 marzo 2018.

Ricordiamo che fino al 31 dicembre 2018 resta ancora possibile presentare la dichiarazione di successione tramite l’utilizzo del modello 4 approvato con D.M. del 10 gennaio 1992: sempre il modello 4 cartaceo dovrà essere presentato nei casi in cui si renda necessario integrare, sostituire o modificare una dichiarazione di successione già presentata con il modello 4.

L’utilizzo del nuovo modello telematico di dichiarazione di successione, a differenza del modello 4 cartaceo, permette al soggetto che presenta la dichiarazione di eseguire anche le volture catastali senza la necessità di un’ulteriore richiesta salvo nei casi in cui gli immobili ricadano in territori ove vige i sistema del Libro Fondiario, nei casi di immobili gravati da oneri reali, nei casi di trust e di eredità giacente o amministrata.

Il contribuente ha la possibilità di presentare il modello telematico tramite un intermediario abilitato o in completa autonomia accreditandosi al servizio Fisconline per acquisire le credenziali per l’invio diretto e scaricando gratuitamente un apposito software di compilazione dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Con la nuova versione del modello, dopo aver pagato l’imposta di bollo e i tributi speciali, il contribuente potrà richiedere il rilascio di un’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione di successione telematica.

L’attestazione in formato PDF avrà un apposito contrassegno denominato “glifo”, un codice identificativo del documento e un Codice di Verifica del Documento (CVD) che consentiranno di verificare l’originalità del documento stesso accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’attestazione sarà resa disponibile all’utente una volta trasmesso il modello dichiarativo tramite l’impiego dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e successivamente alla verifica del versamento e della regolarità della dichiarazione.

di Francesco Burzacchi

Tratto dal Quaderno Settimanale n. 4-2018 (per abbonarti al Quaderno Settimanale: sercontel.it/abbonati/)